Sono nata a Imola, cittadina crocevia tra Emilia e Romagna, nel 1976 da genitori provenienti dall’appennino emiliano, esuli per lavoro.
Dai miei genitori, non più giovani all’epoca della mia tardiva nascita, ho ereditato una visione della vita antica, fatta di principi, di valori, di fedi e di divieti.
Da essi ho certamente ereditato anche una memoria intrinseca delle emozioni della guerra, di cui essi furono testimoni.
Contemporaneamente, tramite i miei fratelli e mia sorella, più grandi di me di quasi una generazione, ho osservato le contraddizioni di un’era di passaggio, fatta di ribellione e critica alle rigidità del sistema precedente, ma ancora gravato da un’autorità in grado di imporre limiti e regole.
Nata in una famiglia umile di operai e contadini, ma piuttosto fine in senso spirituale e culturale, ho frequentato fin da bambina ambienti differenti, umili e altolocati, semplici e artistici.
Sentendomi amata non ho avuto bisogno di scegliere a quale mondo volessi appartenere. E ciò mi ha permesso di apprezzare le differenze tra ambienti diversi così come le umane invarianze trasversali a ceti ed epoche.
Ancora in mezzo a un crocevia, sono cresciuta interrogandomi sulla discrepanza tra questi mondi familiari così densi di narrazione da un lato, e dall’altro sulla vita dei miei coetanei e del mondo mio contemporaneo sempre più svincolato da limiti e regole, sentendo di non appartenere pienamente a nessuna narrazione e a nessun tempo.
E così ho deciso di diventare il narratore di tutti questi mondi e di queste differenti epoche. Così oggi narro e ascolto, storie di generazioni e di stratificazioni sociali differenti.
Aiuto i miei pazienti a ricomporre il proprio sentire e a ricondurre il proprio patire a quel crocevia di strade che definisce l’identità di ciascuno di noi.
Per farlo, mi sono dapprima laureata in Psicologia Clinica e di Comunità presso l’Università degli Studi di Bologna, poi specializzata in Psicoterapia Analitica presso l’Istituto di Analisi Immaginativa di Cremona.
Durante tutto il mio percorso di studi, ho scelto di lavorare in quanti più possibili settori del mondo sociale, per conoscere, tramite le storie d’altri, le innumerevoli sofferenze, complessità e potenzialità a cui l’essere umano sembra essere destinato.
Ho assaggiato la vita di bambini e adolescenti allontanati da famiglie in difficoltà o abusanti. Così come ho potuto avvicinarmi ai drammi personali dei genitori stessi, incapaci o impossibilitati ad occuparsi dei propri figli.
Ho intravisto il mondo alienato di chi vive di fantasmi e trauma che chiamiamo, come se non ci riguardasse, psichiatria.
Ho conosciuto la bellezza inimmaginabile nascosta perfino nella disabilità media e grave dove un verso stonato, se ascoltato nel modo giusto, diventa un canto.
E poi ho conosciuto, nel mondo “normale” di chi vive, lavora, dorme, fa figli, ama e programma, l’inciampo della depressione, delle paure, della solitudine, del lutto. E molto altro ancora.
Lavoro con il desiderio di riportare alla dignità qualunque storia sia stata destinata a chi si rivolge a me.
Lavoro cercando di sospendere il giudizio. Lavoro con passione.
Dott.ssa Alice Carubbi
Psicoterapeuta
Prato, viale della Repubblica 153
Firenze, via delle Torri 34/c
Tel.: 3285870495
Email: alicecarubbi@gmail.com